COMUNICATO STAMPA
Un’altra donna è stata uccisa
A Reggio Emilia questa mattina, davanti al tribunale, Klirim Fejzo ha fatto fuoco almeno una trentina di volte contro la moglie che era giunta in udienza accompagnata dalle due figlie e dalle proprie avvocate.
Oltre ad aver sparato alla moglie Vyosa Demcolli, ora in morte celebrale al Santa Maria Nuova, l'uomo ha ucciso il cognato, Aryan Demcolli, che aveva tentato di disarmarlo, ha ferito l'avvocata Giovanna Fava dell'associazione "Non da Sola" di Reggio Emilia che gestisce la Casa delle donne della città ed un'altra persona ancora.
La donna era ospite della Casa rifugio e ha trovato protezione ed accoglienza dovendosi rifugiare dalle violenze e le percosse subite dal marito.
La Casa delle donne per non subire violenza di Bologna, insieme alla Rete Nazionale dei Centri antiviolenza e le tante donne indignate di fronte a questo gravissimo fatto di sangue, esprime sdegno e dolore, manifestando la più profonda solidarietà nei confronti delle vittime e delle persone colpite. Condanna fermamente il ripetersi dei tanti, troppi casi di femminicidio, e chiede che il disegno di legge di contrasto alla violenza di genere ferma in parlamento da mesi venga velocemente approvata; fermando così anche lo « stalking » (persecuzione assillante), per rendere meno difficoltoso il percorso di uscita dalla violenza di tante donne. Sappiamo per i tanti anni di esperienza nei Centri antiviolenza che il momento in cui una donna decide di separarsi da un partner violento è proprio quello più pericoloso, in cui si espone a maggiori rischi ed è fondamentale che lo stato cerchi di tutelarne l’incolumità.
Tutto il nostro affetto e sostegno alle amiche all’Associazione “Non da sola” di Reggio Emilia e alle avvocate che lavorano affianco quotidianamente a tutela dei diritti negati delle donne maltrattate.
La Casa delle donne per non subire violenza di Bologna