20 luglio 2009. Comunicato stampa: La Casa delle donne denuncia per diffamazione Antonio Dercenno

L’associazione Casa delle donne per non subire violenza comunica di aver sporto denuncia per diffamazione contro Antonio Dercenno, presidente dell’associazione Fiori di Strada, che ha tentato di gettare discredito attraverso un comunicato stampa (diramato il 26 maggio scorso e firmato dall’Avvocato Fabrizio Petix), attaccando duramente la Casa delle donne e in particolare Elsa Antonioni, responsabile del progetto “Oltre la strada”.

Nel comunicato in questione, si afferma che il signor Dercenno avrebbe consegnato al P.M., in occasione dell’inchiesta per molestie sessuali a suo carico, “registrazioni ambientali” che dimostrerebbero che Elsa Antonioni e la Casa delle donne avevano sentimenti di “invidia” e “odio personale” nei suoi confronti. Troviamo gravissimo il ricorso a intercettazioni ambientali non autorizzate: su questo punto vogliamo chiarezza e chiediamo che venga accertata ogni illegalità.

La gravità delle affermazioni di cui siamo state oggetto è tale da indurci a rispondere per vie legali. Vorremmo però che l’attenzione restasse focalizzata sul fatto che sono stati segnalati abusi ed è doveroso accertare come si sono svolti i fatti; ci sembra invece che da parte del sig. Dercenno ci sia il tentativo di screditare un’altra associazione per spostare l’attenzione dalle gravissime accuse che lo vedono coinvolto.
Vogliamo inoltre affermare con forza che segnalare un abuso è, oltre che un diritto, soprattutto un dovere per qualsiasi operatore ed operatrice che sia coinvolto in un progetto di aiuto.
Quello che ci preme sottolineare è che, nel lavoro di contrasto alla prostituzione coatta e alla violenza sulle donne, la massima serietà e l’assoluta trasparenza nei rapporti, insieme alla competenza da parte di operatrici e operatori, sono un prerequisito basilare.

Teniamo a precisare che la nostra associazione, in questi 15 anni di attività con donne vittime di tratta e sfruttamento della prostituzione, non ha mai rinunciato a collaborare con singoli, enti e associazioni presenti sul territorio, senza alcuna preclusione ideologica o metodologica purché fossero salvaguardate la chiarezza e l’onestà nei rapporti con le donne che chiedono aiuto. A Bologna, infatti, vi è una rete vasta di associazioni convenzionate col Comune di Bologna e di volontariato (Caritas Diocesana, Associazione “ Comunità di Papa Giovanni XXIII”, M.I.T., Albero di Cirene, S.O.S. Donna).

Sottolineiamo la necessità di indagare una situazione che, se si rivelasse vera, sarebbe molto grave e danneggerebbe in primo luogo le donne che nel nostro territorio sono vittime di sfruttamento sessuale e decidono di chiedere aiuto.
La nostra priorità rimane la tutela delle donne che subiscono violenza: è soprattutto nel loro interesse che ci auguriamo venga accertata la verità e ogni responsabilità in questa vicenda.

La Casa delle donne per non subire violenza ONLUS
Per informazioni e interviste: chiedere di Susanna Bianconi e Elsa Antonioni
tel. 051-333173; info.casadonne@women.it