COMUNICATO STAMPA
Ricorso al TAR per ricorso presentato dalla Casa delle donne.
A distanza di tre anni, con sentenza n. 775 del mese di maggio 2003, il Tribunale amministrativo per l’Emilia Romagna ha accolto il ricorso presentato dalla “Casa delle donne per non subire violenza ONLUS”, contro il Comune di Bologna per l’annullamento della “Trattativa privata previo gara ufficiosa” del 2.8.2000 a seguito della quale l’allora assessore alla Sicurezza, Giovanni Preziosa, aveva assegnato il servizio di aiuto alle donne che subiscono violenza all’Associazione Erendira, escludendo la “Casa delle donne” da ogni forma di finanziamento per tutte le sue attività.
Il Tar ha riconosciuto come illegittima la procedura di attribuzione dei punteggi in quanto in ogni gara, anche se informale, al fine di tutelare in via preventiva la parità di condizioni, l’attribuzione dei punteggi qualitativi della proposta deve precedere la fase in cui si formulano i punteggi definitivi e ciò al fine di evitare che la conoscenza di questi possa influenzare le valutazioni discrezionali.
“Il mancato rispetto di tale sequenza procedimentale – recita la sentenza – è vizio di forma che comporta… l’invalidazione degli atti”, e dà facoltà alla ricorrente di richiedere “l’annullamento degli atti… riguardanti” il verbale di espletamento della gara e l’aggiudicazione ed a quelli ad essi consequenziali”.
La Casa delle donne si sente soddisfatto di questa sentenza che le restituisce giustizia dopo anni di attesa e diffamazione e accuse sulla stampa.
La Presidente
Anna Pramstrahler
Bologna, 24 giugno 2003