Progetto svolto negli anni 2011-2012

Pochi paesi europei hanno sviluppato programmi di protezione per le donne ad alto rischio, per questo il progetto internazionale Daphne PROTECT vuole assistere i paesi che hanno sottoscritto la Cedaw a dar corso ai loro impegni sulla protezione delle vittime, fornendo informazioni e saperi che possano essere disseminati (progetto in corso).

Le nostre statistiche giudiziarie tengono conto dei crimini di genere? Si possono disaggregare i dati in base al sesso, all’età, al tipo di violenza e alla relazione tra vittima e carnefice? Sono comparabili con quelli di altri paesi? Si fa abbastanza per proteggere le donne a rischio di essere uccise? I modelli di valutazione del rischio disponibili sono accurati e vengono impiegati sistematicamente? E la gestione del rischio, obiettivo finale del processo di identificazione e valutazione, diventa effettiva ed efficace, coinvolgendo le agenzie chiave? Come stanno funzionando i programmi di prevenzione spagnoli, inglesi, tedeschi, austriaci, ecc.?

A queste e ad altre domande vuole rispondere il progetto PROTECT sulla prevenzione e la protezione della violenza grave e degli omicidi legati al genere. Il progetto è condotto da Wave – Women Against Violence Europe – e coinvolge 12 organizzazioni, tra cui la Casa delle donne di Bologna, sia istituzionali che autonome, che si occupano di violenza, provenienti da Austria, Bulgaria, Germania, Repubblica Ceca, Slovacchia, Italia, Spagna e Gran Bretagna. Partecipano al progetto esperte a livello mondiale, come Carol Hagemann-White, Daniela Gloor, Marianne Hester, Amanda Robinson, e Renée Römkens. Sono coinvolti soggetti fondamentali che possono fornire aiuto alle vittime, come i centri antiviolenza, le forze dell’ordine, i tribunali e il settore sociosanitario.

Il progetto si articola in una ricerca sui dati dei femicidi nei paesi coinvolti e sugli standard di protezione per le vittime ad alto rischio; una ricognizione sugli strumenti di valutazione del rischio di omicidio; una pubblicazione finale tradotta in otto lingue europee; tre meeting internazionali di esperti/e –a Vienna, a Madrid e a Bristol – in cui si discuterà di definizioni, spiegazioni, possibili cause e fattori di rischio, si scambieranno esperienze pratiche di gestione del rischio, analizzando casi di omicidio. Infine, verrà creato un centro risorse on line sull’home page di WAVE.

PROTECT CORNER