V-day è un movimento internazionale di sensibilizzazione che combatte la violenza alle donne e alle bambine, che lotta per assicurare a tutti, donne e uomini, una vita dignitosa, sicura, libera ed equa. Ogni anno il movimento V-day cerca nuove strategie e formule per la promozione del suo messaggio attraverso l’iniziativa STOP ALLO STUPRO premiando, su scala mondiale, le iniziative più meritevoli e sostenendone finanziariamente l’implementazione.
Nel 2002 anche la Casa delle donne per non subire violenza ha deciso di partecipare a questa iniziativa proponendo l’idea del segnalibro “Quando una donna dice NO è NO” che è risultata tra le vincitrici. Le altre iniziative vincenti sono state:
- Taxi antistupro per le donne (Slovenia): taxi gratuiti e riconoscibili per le donne guidati da operatori professionisti finalizzati al trasporto gratuito, alla distribuzione di materiale informativo sulle azioni psicologiche e giuridiche contro la violenza alle donne, all’aiuto e al supporto diretto alle donne nel caso in cui le passeggere desiderino denunciare la loro storia di violenza alle forze dell’ordine;
- Francobolli postali “Stop allo Stupro” (Filippine): francobolli per lettere e cartoline con l’immagine di un occhio, simbolo della vigilanza e della consapevolezza, all’interno del quale vi è raffigurata una catena di donne e uomini uniti nella lotta contro la violenza alle donne. Il francobollo, la cui diffusione ha già il supporto del sistema postale nazionale, viaggerà in tutto il territorio passando attraverso le mani di ogni tipo di cittadino con l’obiettivo di risvegliare le coscienze contro ogni forma di violenza;
- Stop Rape Festival (Perù): un festival di teatro, arte e giochi per promuovere l’idea della pace e della lotta allo stupro negli adolescenti. Le attività varieranno da workshop teatrali a disegno di murales, alla creazione di poster e slogan contro la violenza. I vincitori parteciperanno ad una campagna mediatica su scala nazionale;
- Video musicali per fermare la violenza alle donne (Nigeria), creazione artistica di cartoline postali (India), progetto artistico per bambini sulla violenza (Mexico), mostra fotografica per accrescere la consapevolezza sul tema dello stupro e della violenza domestica alle donne(USA/Canada), spettacoli teatrali e popolari di strada per sensibilizzare la comunità al tema della violenza alle donne (Zambia), campagna mediatica contro gli abusi sessuali diffusa in lingua Sharqyat e SawaSawa (Giordania).
Da gennaio 2003 la Casa delle donne promuove la campagna “STOP RAPE V-day 2002” tra le studentesse della città di Bologna attraverso la distribuzione dei segnalibri “Quando una donne dice NO è NO” in tutte biblioteche universitarie, comunali e provinciali presenti sul territorio bolognese. L’idea del segnalibro nasce dall’analisi della realtà studentesca di Bologna la cui componente femminile supera le 50.000 presenze. Si tratta di giovani donne che spesso vivono la loro prima esperienza fuori casa, in una grande città, alla ricerca di una autonomia individuale, in una situazione che le espone a rischio di abusi e violenze a sfondo sessuale.
La Casa delle donne con il messaggio “quando una donna dice NO è NO” vuole rendere visibile la realtà dello stupro e affermare con forza la necessità di rompere il silenzio che troppo spesso rende questo fenomeno sommerso. Le donne devono essere coscienti del fatto che possono chiedere aiuto e che esistono luoghi ai quali rivolgersi per essere sostenute. Sui segnalibri, che verranno distribuiti nelle oltre 120 biblioteche universitarie e nelle 100 strutture comunali e provinciali frequentate da studenti e studentesse, verranno segnalati numeri di telefono e informazioni utili sui servizi a disposizione delle donne che si trovano o si sono trovate in situazione di violenza.
I fondi della campagna V-day provengono dagli incassi del tour mondiale dello spettacolo “I Monologhi della Vagina” di Eve Ensler.
I Monologhi della Vagina
Da più di un anno in Italia in diverse città vengono rappresentati con grande successo i dialoghi tra Eve Ensler e la sua “amica”.
La storia de “I monologhi della vagina” è del tutto speciale. Nacque a New York sulla base di duecento interviste a donne di tutte le età, razze, professioni e classi sociali. Eve Ensler chiese loro di parlarle della propria vagina. Sentendosi troppo coinvolta con questo testo per affidarlo ad un’attrice, lo interpretò lei stessa in un teatrino off-off Broadway, a New York, e il successo fu immediato.
“I monologhi della vagina” vinse l’ Obie Award e nel 1998 Eve decise di organizzare a New York una grande serata di beneficenza, il “V-Day”, il giorno di San Valentino, per raccogliere fondi per le associazioni che lottano contro la violenza alle donne. Chiamò le più grandi star americane che accettarono con entusiasmo e generosità. Da quel momento la piéce ha cominciato a fare il giro del mondo e in Italia continua ad avere enorme successo interpretato da attrici sempre diverse.