Torna il Festival La Violenza Illustrata, giunto alla XVII edizione. Anche quest’anno il Festival aderisce alla campagna delle Nazioni Unite “Sedici giorni di attivismo contro la violenza di genere”, giunta alla trentunesima edizione. Lanciata per la prima volta nel 1991 dall’Istituto per la Leadership Mondiale delle donne e in seguito adottata da UNWomen, la campagna costituisce la cornice internazionale all’interno della quale si inserisce il Festival. La grafica del Festival di quest’anno, disponibile in cartella stampa, è stata realizzata dall’illustratrice bolognese Sara Garagnani, autrice dell’opera originale che rappresenta il titolo del Festival.
Settantatre eventi tra presentazioni di libri, mostre, seminari, spettacoli, musica, film e tanto altro, per creare spazi di discussione ed approfondimento dove discutere di violenza contro le donne ed elaborare strategie comuni. Una celebrazione della forza espansiva del femminismo, che in opposizione alla chiusura e alla difesa violenta dei confini quest’anno prende il titolo di “Sconfinate”. Patria e famiglia sono appelli differenti che evidenziano la stessa matrice originaria: tracciare confini attraverso la violenza maschile contro le donne. A questa violenza, la Casa delle donne risponde facendosi testimone dell’attitudine femminile e femminista a sconfinare, a deludere l’aspettativa della società patriarcale e a rivendicare i diritti di autodeterminazione e libera scelta. Sconfinare per le donne significa anche lasciare le proprie terre perché segnate da guerra, povertà, violenza e morte.
Anche il calendario degli eventi si fa testimone di questa attitudine a sconfinare, con un ricco programma di eventi – già in corso – che anticipano l’inaugurazione ufficiale del Festival (per maggiori dettagli, si veda il comunicato dedicato Festival Off disponibile in cartella stampa) e l’organizzazione di iniziative in tutto l’hinterland bolognese.
L’inaugurazione ufficiale del Festival sarà il 25 novembre, giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, con un cartellone di oltre 10 eventi nell’arco della giornata tra cui l’inaugurazione della mostra I muri parlano in Piazza Galvani, la performance artistica Domestic(h)ated di graziosaegarbata presso la Cappella Farnese di Palazzo d’Accursio e il monologo teatrale Ogni donna tratto da I monologhi della vagina di Eve Ensler, prodotto dal Teatro dell’Argine e a cura del Comune di Monte San Pietro e molto altro.
Sabato 26 novembre la programmazione del Festival proseguirà con eventi sul territorio bolognese ma anche con la partecipazione alla manifestazione nazionale contro la violenza di genere organizzata da Non Una Di Meno a Roma.
La vocazione transnazionale delle lotte femministe si riflette anche nella programmazione del Festival, con diversi eventi dedicati alla lotta delle donne irachene al femminismo islamico.
Sarà inoltre presentato in anteprima il 6 dicembre l’Atlante dei femminicidi, progetto di mappatura interattiva sui femminicidi in Italia (per maggiori informazioni si veda la scheda di presentazione dedicata disponibile in cartella stampa).
Il Festival accoglierà inoltre la mostra itinerante Libere di… VIVERE a cura di Global Thinking Foundation, organizzazione impegnata nell’alfabetizzazione finanziaria e nel contrasto alla violenza economica. La mostra, legata all’Agenda 2030 dell’ONU per la Sostenibilità, consta di circa 65 tavole con illustrazioni originali realizzate da giovani fumettiste/i. Dopo un lungo tour inaugurato a Parigi ad aprile 2022 e conclusosi a Milano proprio oggi 18 novembre, Libere di… VIVERE arriva a Bologna con una tappa extra del tour, e sarà visitabile tutti i giorni dal 29 novembre al 4 dicembre presso la Sala Cavazza in Via Santo Stefano 19. Sarà presentato venerdì 2 dicembre, alle ore 16:00, il Manuale per docenti e scuole Libere di… VIVERE basato sull’omonimo progetto didattico per la prevenzione della violenza economica. La presentazione avverrà in occasione del Festival La Violenza Illustrata per denunciare il fenomeno della violenza economica, che priva le donne della loro libertà e della possibilità di poter scegliere, di avere una propria consapevolezza per raggiungere autonomia e indipendenza economica. Curato da Elisabetta Priano, Responsabile Scuole e Goal 4 di Global Thinking Foundation, con le conclusioni della Presidente e Fondatrice di Global Thinking Foundation, Claudia Segre, il Manuale vede la collaborazione di Deascuola per UTET libri, garantendo strumenti concreti per agire sulla prevenzione della violenza di genere e per condividere valori di uguaglianza, aprendo un confronto franco e sincero con le nuove generazioni sulla responsabilità sociale e sulla loro autonomia finanziaria.
Tra gli eventi in programma, molte anche le iniziative serali, con spettacoli teatrali e proiezioni di film come il documentario Backlash: Misogyny in the Digital Age, un’immersione nel vortice della misoginia online che racconta l’odio verso le donne seguendo l’esperienza di quattro donne “pubbliche” in Europa e negli Stati Uniti, tra cui l’ex presidente della Camera dei deputati italiana, Laura Boldrini.
Non mancano poi i laboratori pratici, come Fuori Binario, laboratorio lesbotransfemminista di autodifesa verbale a cura di Arci Bologna e Comunicattive. Una palestra collettiva per allenarsi insieme a rispondere alle micro aggressioni e violenze verbali che attraversiamo quotidianamente, condividendo esperienze e strategie “per smettere di autogiudicarci se la risposta non viene subito, e al contrario empoderarci collettivamente”.
Moltissime, infine, anche le presentazioni di libri, tra cui il libro Addio, a domani che verrà presentato il 5 dicembre presso il Centro Sociale Ricreativo Culturale Giorgio Costa in compagnia dell’autrice Sabrina Efionayi.
Agli eventi menzionati fin qui si aggiungono decine di incontri in tutta la città e nella provincia di Bologna, con presentazioni di libri, seminari, proiezioni di film, spettacoli teatrali, performance e tanto altro. Il programma completo sarà disponibile da oggi, 18 novembre, sul sito https://festivallaviolenzaillustrata.it/ e sul sito della Casa delle donne.
Il Festival non sarebbe possibile senza la partecipazione di oltre 50 associazioni e Enti del territorio, tra cui associazioni di donne, associazioni culturali, scuole, Università, Comuni, Ausl, Biblioteche, Librerie e molti altri. In particolare, ancora una volta il sostegno di Fondazione del Monte è stato fondamentale per la realizzazione del Festival. Questa straordinaria mobilitazione rappresenta un’aumentata sensibilità al tema della violenza maschile contro le donne e l’impegno civile di tante e diversificate realtà.