LA VIOLENZA SULLE DONNE, UN FENOMENO INVISIBILE
Il Coordinamento Regionale delle Case delle Donne e dei Centri Antiviolenza e la Regione Emilia-Romagna presentano per l'8 marzo 2006 la nuova campagna di sensibilizzazione contro la violenza alle donne.
Sarà lanciata in occasione dell’8 marzo 2006 la nuova campagna regionale di sensibilizzazione “La violenza sulle donne. Un fenomeno invisibile”.
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L’iniziativa nasce dallo sforzo congiunto messo in campo dal Coordinamento Regionale delle Case delle Donne e dei Centri Antiviolenza, assieme alla Regione Emilia-Romagna Assessorato Promozione politiche sociali e educative per l´infanzia e l´adolescenza, politiche per l'immigrazione, sviluppo volontariato, associazionismo e terzo settore.
L’iniziativa prevede la diffusione capillare di 10.000 depliant e locandine da affiggere ai portapacchi dei treni interregionali e regionali in accordo con le Ferrovie dello Stato ed in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna. Il pieghevole conterrà informazioni sul fenomeno della violenza, su come contrastarlo, sui Centri antiviolenza e le Case delle donne attive sul territorio regionale, ed in ultimo, ma non per importanza, una breve informazione tradotta in 7 lingue diverse oltre che in italiano: “Se hai bisogno di aiuto, se hai subito violenza, se ti servono informazioni contatta un centro antiviolenza. Ti può offrire: colloqui, informazioni, consulenza e se sei in pericolo, ospitalità temporanea per te e per i tuoi figli”.
Sono 11 i Centri Antiviolenza riuniti nel Coordinamento Regionale: la Casa delle Donne di Bologna, SoS Donna di Bologna, SoS Donna Faenza, Centro Donna Giustizia di Ferrara, Filo Donna di Forlì, La Cicoria di Imola,Centro contro la Violenza alle donne di Modena, Centro Antiviolenza di Parma, Telefono Rosa di Piacenza, Linea Rosa di Ravenna, Casa delle Donne – Associazione Non da sola di Reggio Emilia.
Tutti assieme questi Centri sono diventati un importante vettore di contrasto contro la violenza alle donne, contribuendo in modo determinante a portare alla luce il fenomeno della violenza alle donne, creando luoghi e strutture di ascolto e protezione per le donne che vivono situazioni di violenza e pericolo, promuovendo iniziative di sensibilizzazione e attività di formazione per conoscere e contrastare la violenza sulle donne.
Una realtà, quella dei Centri Antiviolenza, che ha conosciuto un importante riconoscimento da parte della Regione Emilia-Romagna, che con la legge regionale n. 2 del 2003 si impegna a promuovere la cittadinanza sociale e riconosce nei Comuni i garanti della realizzazione del sistema locale dei Servizi, nonché la promozione ed il sostegno di interventi rivolti a casa e centri antiviolenza, che hanno come obiettivo prioritario l’accoglienza e l’ascolto di donne, anche con figli, minacciate o vittime di violenza fisica, sessuale, psicologica e di costrizione economica.
Nel corso del 2005 sono state 1857 le donne che si sono rivolte ai Centri antiviolenza e alle Case delle Donne dell’Emilia-Romagna. Di queste circa il 30% è composto da straniere. La maggior parte delle donne (circa il 66%) che si presenta ai Centri in cerca di aiuto porta con sé le/i figli minori. Una parte di esse è anche in cerca di una ospitalità: circa il 6% ha trovato temporanea ospitalità negli spazi dei Centri antiviolenza, per lo più assieme ai/alle figli/e.