Progetto “Luci e ombre”

Il Progetto “Luci e ombre”, finanziato grazie al contributo della Fondazione del Monte e attivo da giugno 2009 a giugno 2010, è nato dall’esigenza di migliorare e potenziare il servizio attualmente attivo rivolto ai bambini, alle bambine e agli adolescenti che insieme alle loro madri si rivolgono all’Associazione Casa delle donne per non subire violenza. L’idea è di offrire sia alle donne accolte, sia alle donne e ai bambini ospiti presso le case rifugio e di accoglienza, gestite dalle Associazioni partner nel progetto (Casa delle donne  e Mondo donna), l’opportunità di usufruire di percorsi di sostegno psicologico ed educativo. Attraverso la realizzazione d’interventi individuali e di gruppo si vuole fornire un sostegno mirato alle mamme nella quotidianità e di sostegno alla genitorialità e un supporto psico-educativo ai/alle minori. Il sostegno psico-educativo ai/alle minori è mirato a intervenire sulle conseguenze emotive, affettive e relazionali danneggiate dalla violenza vissuta in ambito familiare.
Il progetto “Luci e ombre” è stato pensato con l’obiettivo di costruire spazi e momenti di condivisione e confronto sulle difficoltà vissute dai bambini e dalle loro madri a causa dei  difficili contesti familiari da cui provengono.

Pertanto sono state previste quattro diverse tipologie di azioni:
Azione 1: Laboratori rivolti ai bambini
I laboratori vengono realizzati da due operatrici/educatrici esperte e coinvolgono i bambini ospiti nelle case rifugio e nella casa di accoglienza.
Durante il periodo di attivazione del progetto è stata prevista l’organizzazione di quattro laboratori tematici rivolti ai/alle minori ospiti presso le strutture:
– laboratorio delle fiabe;
– laboratorio pittorico/manuale;
– laboratorio musicale;
– laboratorio di sostegno ai compiti.
I laboratori sono gestiti da operatrici/educatrici esperte sia nella gestione di attività di gruppo sia delle tematiche della violenza, con la supervisione di una psicologa-psicoterapeuta.
Attraverso i laboratori sarà possibile: sviluppare le potenzialità espressive, creative, psicomotorie di tutti/e i/le partecipanti; migliorare le capacità relazionali attraverso il confronto tra pari; favorire l’integrazione socio-culturale attraverso la cooperazione, lo scambio tra abitudini diverse e la valorizzazione delle differenze.

Azione 2: Laboratori rivolti alle mamme
I laboratori saranno realizzati da due operatrici esperte e coinvolgeranno le mamme ospiti nelle case rifugio e le mamme seguite in accoglienza. Durante l’attivazione del progetto è prevista l’organizzazione di tre laboratori tematici rivolti alle mamme:
–    Laboratorio Zero – Tre: impariamo a conoscerci;
–    Laboratorio di scrittura creativa;
–    Laboratorio di cucina.

Azione 3: Sostegno educativo ai minori ospiti nelle case e supporto alla relazione madre-bambino
All’interno delle case rifugio l'educatrice ha il compito di: fornire un punto di riferimento ai/alle minori ospiti; supportare i minori nell’inserimento nel nuovo contesto che si trovano ad affrontare (sia quello della casa che condividono con altre donne e minori, sia quello conseguente al trasferimento in un nuovo quartiere o città); fornire un sostegno alla relazione madre-figlio/a, al fine di supportarli in questo periodo di uscita dalla violenza; aiutare la/il bambina/o ad elaborare delle modalità relazionali diverse da quelle violente introiettate e modificare l'idea di relazione fra i sessi basata sulla sopraffazione; facilitare ai minori e alla loro madre la conoscenza e l’utilizzo delle risorse presenti sul territorio rivolte ai minorenni, dall’inserimento scolastico alle attività ludiche; agevolare la convivenza tra i minori ospiti e rendere l’ambiente delle case rifugio idoneo alle esigenze dei più piccoli.

Azione 4:  sostegno psicologico alle madri e ai/alle bambini/e che hanno subito violenza
L’esperienza maturata in questi anni di lavoro dalle Associazioni, ha evidenziato l’importanza, per le donne di poter approfondire alcune tematiche parallele o conseguenti al maltrattamento o a gravi disagi familiari e/o sociali. Il lavoro svolto dalle operatrici all’interno dei laboratori potrà far emergere l’interesse a svolgere un lavoro di approfondimento su alcune tematiche inerenti la genitorialità e la relazione madre-figlio/a o ad accogliere la preoccupazione relativa alle del disagio familiare sul benessere del/della figlio/a.
Pertanto su richiesta delle madri si svolgono:colloqui di prima accoglienza a donne che vivono una situazione di violenza domestica a cui i figli assistono; colloqui con madri che si rivolgono per la violenza subita direttamente dai figli/e;  colloqui di prima accoglienza con adolescenti; colloqui di sostegno alla genitorialità con le madri; colloqui di sostegno psicologico/psicoterapia con minori e con adolescenti.