Pochi paesi europei hanno sviluppato programmi di protezione per le donne ad alto rischio, per questo il progetto internazionale Daphne PROTECT vuole assistere i paesi che hanno sottoscritto la Cedaw a dar corso ai loro impegni sulla protezione delle vittime, fornendo informazioni e saperi che possano essere disseminati (progetto in corso).
Le nostre statistiche giudiziarie tengono conto dei crimini di genere? Si possono disaggregare i dati in base al sesso, all’età, al tipo di violenza e alla relazione tra vittima e carnefice? Sono comparabili con quelli di altri paesi? Si fa abbastanza per proteggere le donne a rischio di essere uccise? I modelli di valutazione del rischio disponibili sono accurati e vengono impiegati sistematicamente? E la gestione del rischio, obiettivo finale del processo di identificazione e valutazione, diventa effettiva ed efficace, coinvolgendo le agenzie chiave? Come stanno funzionando i programmi di prevenzione spagnoli, inglesi, tedeschi, austriaci, ecc.?
A queste e ad altre domande vuole rispondere il progetto PROTECT sulla prevenzione e la protezione della violenza grave e degli omicidi legati al genere. Il progetto è condotto da Wave – Women Against Violence Europe – e coinvolge 12 organizzazioni, tra cui la Casa delle donne di Bologna, sia istituzionali che autonome, che si occupano di violenza, provenienti da Austria, Bulgaria, Germania, Repubblica Ceca, Slovacchia, Italia, Spagna e Gran Bretagna. Partecipano al progetto esperte a livello mondiale, come Carol Hagemann-White, Daniela Gloor, Marianne Hester, Amanda Robinson, e Renée Römkens. Sono coinvolti soggetti fondamentali che possono fornire aiuto alle vittime, come i centri antiviolenza, le forze dell’ordine, i tribunali e il settore sociosanitario.
Il progetto si articola in una ricerca sui dati dei femicidi nei paesi coinvolti e sugli standard di protezione per le vittime ad alto rischio; una ricognizione sugli strumenti di valutazione del rischio di omicidio; una pubblicazione finale tradotta in otto lingue europee; tre meeting internazionali di esperti/e –a Vienna, a Madrid e a Bristol – in cui si discuterà di definizioni, spiegazioni, possibili cause e fattori di rischio, si scambieranno esperienze pratiche di gestione del rischio, analizzando casi di omicidio. Infine, verrà creato un centro risorse on line sull’home page di WAVE.
La Commissione Daphne ha appena approvato un follow up del progetto, PROTECT II, che si svolgerà nel 2011-2012.