Bambini/e ospiti nelle case rifugio
La Casa delle donne gestisce due appartamenti ad indirizzo segreto dove vengono ospitate donne con o senza figli/e che escono da contesti familiari violenti. Le case ad indirizzo segreto sono luoghi dove le madri con i/le figli/e vengono ospitate qualora non esistano altre risorse per la donna e soprattutto qualora si renda necessaria una dimora con caratteristiche di sicurezza. Il progetto denominato “Piccoli Ospiti” rivolto ai/alle bambini/e ospiti, attivo dal 1999, mira a favorire l’inserimento e la permanenza del/la minore nella casa rifugio e ad offrire un supporto alla della madre.
Tale intervento prevede diverse azioni e diverse figure professionali: una operatrice/educatrice formata sulle tematiche dell’infanzia, che si occupa di progettare e realizzare, insieme a volontarie, attività diversificate (educative e ricreative) e mirate a seconda delle esigenze del/la minore e della madre; una volontaria del servizio civile che svolge un intervento rivolto a fornire un aiuto concreto alle madri nell’accudimento dei bambini/e per facilitare e sostenere l’inserimento lavorativo e abitativo delle madri (ricerca lavoro, ricerca casa…) e sostenerle nell’accudimento; una psicologa che fornisce percorsi di sostegno alla genitorialità, una psicologa – psicoterapeuta che, oltre all’attività clinica, coordina e supervisiona le attività delle operatrici coinvolte nel progetto.
In particolare, all’interno delle case rifugio l’educatrice ha il compito di:
• fornire un punto di riferimento dei/delle minori ospiti; supportare i/le minori nell’inserimento nel nuovo contesto che si trovano ad affrontare (sia quello della casa che condividono con altre donne e minori, sia quello conseguente al trasferimento in un nuovo quartiere o città);
• fornire un supporto alla relazione madre-figlio/ al fine di supportarli in questo periodo di uscita dalla violenza;
• aiutare la/il bambina/o ad elaborare delle modalità relazionali diverse da quelle violente introiettate;
• facilitare ai minori e alla loro madre la conoscenza e l’utilizzo delle risorse presenti sul territorio rivolte ai minorenni, dall’inserimento scolastico alle attività ludiche;
• agevolare la convivenza tra i minori ospiti e rendere l’ambiente delle case rifugio idoneo alle esigenze dei più piccoli.